Scheda 06.02 Fasi di coltura in serra

 

COSA SI RISCHIA:

  1. Intossicazione (per inalazione e per contatto di prodotti pericolosi da l'impiego di fitofarmaci, anche nelle normali condizioni di impiego)
  2. Colpi di calore e sintomi di debolezza (per clima sfavorevole: caldo ed elevata percentuale di umidità)
  3. Tagli e puntura provocate da attrezzi taglienti (per utilizzo di forbici, coltelli, cesoie, ecc.)
  4. Danni e lesioni al collo, alla schiena (per movimentazione manuale di carichi da operazioni di trasporto o di sostegno di un carico, comprese le azioni di sollevare, spingere, deporre, spostare, tirare un carico)
  5. Dolori alle articolazioni (per prolungata permanenza in posizioni disagevoli; per movimenti ripetuti)

 

E' necessario ricordare che:
Le molteplici operazioni culturali svolte in serra, rendono necessaria un'analisi specifica ed approfondita da parte del datore di lavoro. Occorre curare in particolare le condizioni di temperatura, umidità, ventilazione ed i sistemi per agevolare le posizioni, spesso scomode, in cui certe operazioni vengono eguite.

 

INDICAZIONI PRATICHE - OPERATIVE:

 

Se l'estensione della serra, compresi i magazzini, supera i 400 mq di superficie esposta al pubblico e se il sistema di riscaldamento supera le 100.000 kcal/h, si dovrà verificare l'esigenza di ottenere il Certificato Prevenzione Incendi dal Comando Provinciale dei VVF.

 

Ricorrere ad attrezzature meccaniche per evitare la movimentazione manuale dei carichi pesanti (esempio sistemi a ruote, muletti, transpallets).

 

All'interno devono essere presenti sufficienti spazi per consentire al personale di movimentare correttamente le piante in vaso, le attrezzature ed altri materiali necessari alla coltivazione in serra.

 

Le zone di passaggio devono essere pianeggianti, prive di buche o dossi e realizzate in modo da eliminare i rischi da scivolamento dovuti alla presenza di acqua sul fondo.

 

I bancali devono essere integri, sopportare il peso delle colture e possibilmente essere privi di spigoli vivi e scheggie.

 

Le parti pericolose di tutte le apparecchiature, in particolar modo le ventole di immissione/estrazione aria, gli aerotermi ed eventuali organi di trasmissione di altre apparecchiature, devono essere adeguatamente protette e non raggiungibili dall'operatore.

 

I percorsi effettuati dagli operatori e le zone adibite al passaggio dei mezzi non devono essere ostacolati dalla presenza di impianti di apparecchiature, attrezzature o altro materiale.

 

Le uscite di sicurezza devono avere l'apertura nel senso dell'esodo ed essere dotate di maniglione antipanico (ove siano presenti elevato affollamento e rischio di incendio significativo).

 

Nei periodi invernali durante l'orario di lavoro, si deve provvedere ad integrare la scarsa luminosità natura le con l'illuminazione artificiale.

 

Particolare attenzione deve essere posta quando gli addetti lavorano ad altezze superiori ai due metri (ad esempio durante le operazioni di stesura e raccolta dei teli ombreggianti, di sostituzione di vetri o del film plastico di copertura). Se si opera all'interno della serra si deve ricorrere all'uso di trabattelli e di idonee scale, mentre all'esterno della serra possono essere utilizzate anche idonee attrezzature con ceste.

 

Qualora vi sia la necessità di operare su strutture in ferro-vetro o simili, (ad esempio durante la loro manutenzione), si deve anticipatamente provvedere ad una verifica strutturale (da parte di un tecnico abilitato) per il rischio di caduta dall'alto per sfondamento della struttura stessa.

 

Dovendo operare su strutture "multi-tunnel" per sostituire il film plastico di polietilene che le riveste o durante la posa di reti ombreggianti, disporre di strutture progettate e costruite con dispositivi fissi per consentire l'ancoraggio con cinture di sicurezza, anziché costringere l'operatore a camminare all'interno della canalina di raccolta acque, che è posta ad altezza superiore ai 2 m.

 

Il locale della centrale termica deve essere ad uso esclusivo, non accessibile al pubblico e alle persone non autorizzate, dotato di serratura o di lucchetto; il divieto deve essere indicato con idonea segnaletica.

 

Eventuali attrezzature di riscaldamento di piccola potenzialità, posizionate all'interno delle serre, devono essere protette contro urti accidentali da parte dei mezzi e non accessibili al personale non autorizzato.

 

Devono essere previste idonee aperture di ventilazione e attorno alla caldaia deve esserci uno spazio adeguato per operare agevolmente durante gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione.

 

Cercare, ove possibile, di alternare le operazioni da compiere, per evitare la ripetitività dei gesti lavorativi.

 

Tenere presenti altri fattori di rischio, quali la forza con cui si utilizzano gli attrezzi, le posizioni da tenere, i tempi di lavoro continuativo, ma anche altri fattori secondari (per esempio l'uso di strumenti vibranti, guanti inadeguati o l'utilizzo della mano come strumento battente), e ridurne gli effetti.

 

Mantenere sotto controllo il microclima in serra, con rilievi strumentali di alcuni parametri climatici (la temperatura, l'umidità e la velocità dell'aria) che determinano gli indici "di benessere".

 

Privilegiare le attività da svolgere sul lato meno esposto alla radiazione solare.

 

Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali adeguati e controllarli periodicamente affinché non siano deteriorati e quindi non perdano efficacia alla protezione (guanti antitaglio e vestiti adeguati non troppo ampi e senza parti svolazzanti).

 

Tenere sempre pronta e completa di presidi, non scaduti, la cassetta di primo soccorso, contenente tutto il materiale previsto (Vedasi Scheda 1.07 "Gestione delle emergenze").

 

ULTERIORI INDICAZIONI E RACCOMANDAZIONI

  • L'altezza minima di gronda deve essere pari a 2 m.
  • Le porte di uscita devono essere in numero sufficiente (in generale: una ogni 15m; due ai lati della centrale termica, se interna; per serre in ferro-vetro/cemento: una porta ogni 1.000 mq di superficie coperta).
  • La superficie sportellata apribile deve essere almeno il 10% della superficie del terreno coltivato internamente.
  • Le aperture devono essere ad avvolgimento automatico.
  • Deve essere presente un sistema di aerazione forzata (ventilazione artificiale).
  • Gli sportelli di aerazione devono essere collocati ad almeno 70 cm da terra.
  • Se presente, il sistema per il raffreddamento deve essere sottoposto a regolare manutenzione.
  • Devono essere previsti tempi di lavoro in serra interval ati con mansioni svolte altrove.
  • Ove possibile, effettuare la movimentazione manuale dei carichi su sistemi stabili a ruote.
  • Gli attrezzi devono essere ordinatamente sistemati in apposito luogo esterno.
  • In caso di copertura non ignifuga, deve essere disponibile un numero di estintori ritenuto sufficiente (indicativamente: almeno uno per ognuno dei due ingressi estremi e uno nel centro).
  • La preparazione delle miscele di prodotti fitofarmaceutici deve essere effettuata rigorosamente all'esterno.
  • I tempi di distribuzione dei fitofarmaci dovrebbero essere mediamente limitati a meno di 1 ora.
  • I trattamenti devono essere organizzati in modo da garantire il rispetto dei tempi di rientro.
  • Le pompe per la distribuzione dei fitofarmaci (a pressione su rulli mobili, a spalla, ecc.) devono essere regolarmente pulite e sottoposte a manutenzione dopo l'uso.
  • In presenza di soglie o di ostacoli posti ad altezza ridotta, devono essere adottati sistemi di protezione contro la battitura del capo.
  • Prevedere sistemi che impediscano interferenze all'interno tra le strutture della serra e il corretto uso della trattrice (es.: segnalazioni di limitazioni di percorso; elementi di segnalazione posti ad altezza prefissata sulla trattrice, in prossimità dell'ostacolo, ecc.).
  • L'impianto elettrico deve essere con grado di protezione adeguato (almeno IP55).
  • I corpi illuminanti ed i cavi posti ad altezza < 2,5 m devono essere protetti contro gli urti.
  • Tutte le strutture metalliche devono essere collegate all'impianto di messa a terra (che sarà rispondente alla norma)
  • I dispersori di terra devono essere posti a distanza < 25 m uno dall'altro e idoneamente collegati tra loro.
  • Qualora sia presente un impianto termico di potenzialità > 30.000 kcal/h, esso dovrà essere collaudato ISPESL; se supera le 100.000 kcal/h, richiedere il Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.).
  • I generatori di calore devono essere muniti di dispositivi omologati di sicurezza e di controllo.
  • I generatori di aria calda "a scambio diretto" devono essere applicati a pareti REI 30 di classe 0.
  • I bruciatori devono essere dotati di dispositivi automatici di sicurezza totale (interruzione dell'alimentazione combustibile in caso di spegnimento di fiamma o di raggiungimento di temperature pericolose).
  • Nel locale devono essere presenti segnalazioni idonee di avvertimento del pericolo (es.: divieto di uso di fiamme libere, indicazione di deposito di infiammabili).
  • Se il generatore è installato all'interno della serra, devono essere garantiti almeno 60 cm tra generatore e pareti ed almeno 100 cm tra generatore e soffitto; in alternativa alle due voci precedenti, occorre interporre uno schermo REI 120.
  • I depositi di combustibile gassoso devono essere installati a cielo aperto.
  • I serbatoi di combustibile liquido devono essere saldamente ancorati.
  • Il rivestimento dei serbatoi deve essere control ato al fine di garantirne l'impermeabilizzazione.
  • Qualora i serbatoi interrati siano collocati internamente alla serra, devono essere ad almeno 20 cm di profondità sotto il piano di calpestio se non vi sarà transito di veicoli; saranno ad almeno 70 cm di profondità se vi sarà transito di veicoli.
Immagine di prova

Certificazione impianto antincendio in assenza di progetto

 

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Serra con impianto di riscaldamento

 

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Le vertebre della colonna si disallineano a causa di traumi con movimenti ripetitivi

 

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Strumento di misura multifunzione: pressione, umidità, velocità e portata aria

 

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Guanti anti-taglio

 

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Cassetta primo soccorso