PREFAZIONE

 

La necessità e l'urgenza di una forte diffusione della cultura sulla sicurezza nel settore agro-alimentare e agricolo in particolare, attraverso la progettazione e la predisposizione di iniziative formative e informative, in tutte le aziende e per tutti i lavoratori, dipendenti o autonomi (in attuazione e corretta applicazione dei dispositivi dettati dalle norme di legge, prima dall'ex D.L.vo 626 oggi dall'ex D.L.vo 81), sono state le motivazioni che hanno portato le parti sociali agricole regionali (Confagricoltura, Coldiretti, CIA e FAI FLAI UILA emiliano romagnolo), alla costituzione dell'EBARER (Ente Bilaterale Agricolo Regionale Emilia Romagna), Associazione di derivazione contrattuale.

 

Questo obiettivo vede una prima concretizzazione con la presente pubblicazione, realizzata nell'ambito del progetto "Lavorare in sicurezza in agricoltura", approvato da parte dell'INAIL Emilia Romagna, perché ritenuto coerente con gli obiettivi fissati nell'ambito del Piano regionale della Prevenzione, dell'Istituto ed in particolare perché volto alla diffusione dei temi della sicurezza sul lavoro presso tutti gli operatori del settore agricolo regionale.

 

Il progetto si colloca a sua volta nell'ambito delle azioni previste dal Protocollo siglato lo scorso 7 maggio insieme a Alessandro Crisci (Direttore Regionale INAIL Emilia Romagna) al fine di realizzare la partecipazione INAIL e EBARER nella definizione di un Piano di settore per la Prevenzione ed i relativi programmi annuali di intervento, volti a elevare i livelli qualitativi del sistema prevenzionale nel settore agricoltura.

 

Per la realizzazione del progetto, EBARER ha coinvolto tutte le Casse Extra-legem provinciali, realtà di natura contrattuale, i cui regolamenti sono parte integrante dei contratti provinciali di lavoro. Le Casse, nate per garantire l'integrazione salariale di malattia, infortunio e altre assistenze ai lavoratori agricoli, attraverso la mutualità tra le imprese, hanno maturato un'esperienza di quasi mezzo secolo. Vere e proprie realtà dell'espressione bilaterale territoriale delle parti sociali del mondo agricolo provinciale, il cui compito è rispondere ai bisogni di lavoratrici e lavoratori agricoli attraverso interventi di "welfare contrattuale", sono:

  • FEIALAPP (Fondo per la Erogazione di Integrazioni e di Assistenze varie ai Lavoratori Agricoli della Provincia di Piacenza),
  • CIM (Cassa Infortuni Malattia di Parma),
  • Comitato IMI (Integrazione Malattia Infortunio di Reggio Emilia),
  • CIIMLA (Cassa Integrativa Infortunio Malattia Lavoratori Agricoli di Modena),
  • CIMAAV (Cassa Integrazione Malattia e Assistenze Agricole Varie di Bologna),
  • FAVLAF (Fondo Assistenza e Varie Lavoratori Agricoli Ferraresi di Ferrara),
  • CIMLA (Cassa Infortunio Malattia Lavoratori Agricoli di Forlì ­ Cesena, Rimini),
  • Comitato paritetico per la sicurezza della provincia di Ravenna.

 

Questo volume, curato nella sua realizzazione da DINAMICA Soc. Cons. a r.l. e visionato da un gruppo di esperti dell'INAIL, vuole essere uno strumento di facile comprensione e consultazione per tutti gli operatori agricoli. La finalità del progetto è di dare massima diffusione alla cultura della sicurezza, partendo dalla prevenzione, attraverso l'uso corretto dei mezzi di protezione e la tenuta di corretti comportamenti. A tal fine, la pubblicazione si presenta divisa in schede monografiche, per garantire l'immediata relazione tra la mansione a cui si appresta l'operatore nell'attività lavorativa e la prevenzione delle possibili cause di infortunio. Questa pubblicazione è l'esito e la dimostrazione tangibile della collaborazione tra le diverse espressioni bilaterali provinciali e EBARER, le quali potranno così dotare gli operatori agricoli di strumenti utili ad agevolare l'applicazione delle norme contrattuali e di legge, non solo da parte dei datori di lavoro, ma anche dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, dei Rappresentanti Lavoro e Sicurezza e di tutti i lavoratori, evitando inutili duplicazioni e garantendone economicità, validità e massima condivisione.

 

Infine un ringraziamento al Comitato direttivo EBARER per la fattiva collaborazione dimostrata, che ha permesso di superare le difficoltà insite in un nuovo approccio dell'espressione bilaterale delle parti sociali agricole emiliano romagnole.

 

Maurizio Ori
Presidente EBARER

 

 

 

INTRODUZIONE

L'opuscolo mira a chiarire in modo semplice il percorso che gli operatori delle Aziende agricole, singole o associate, sono tenuti a compiere per migliorare le condizioni generali e specifiche di sicurezza e salute. In attesa di ulteriori indicazioni da parte della "Conferenza Stato-Regioni", il modello informativo è basato sulla legislazione vigente (a partire dal D. Lgs. 81/2008 e sue integrazioni), su norme tecniche e su buone prassi. Oltre che ai lavoratori dipendenti, siano essi a tempo determinato o indeterminato, il presente opuscolo si rivolge anche ai datori di lavoro (coltivatori diretti, conduttori di aziende agricole famigliari, soci di società semplici, cooperative, ecc.), che quasi sempre, quotidianamente, svolgono le stesse operazioni che si richiedono ai dipendenti e spesso eseguono quelle ritenute più rischiose. Si spera così di fornire alle Aziende agricole un contributo concreto alla diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro: se queste schede serviranno ad evitare o a ridurre i danni derivanti dai gravi incidenti spesso riportati dalle cronache di stampa e televisione, anche per pochi addetti, lo sforzo di chi ha ideato l'opuscolo sarà stato ripagato. Strutturalmente, l'opuscolo è costituito da una raccolta di SCHEDE INFORMATIVE cartacee, indirizzate a fare chiarezza su uno specifico ARGOMENTO riconducibili ad una serie di TEMI generali proposti, scelti tra quelli che risultano interessare gran parte delle Aziende agricole presenti nella regione Emilia-Romagna. Sulla SCHEDA INFORMATIVA (codificata, per facilità di ricerca) sono riassunti, in forma schematica e standardizzata, con testi espliciti ed immagini il più possibile incisive, i rischi più significativi, gli errori più comunemente compiuti (spesso l'infortunio è legato a distrazione, stanchezza, inesperienza, eccesso di sicurezza, ..., ovvero a cause riconducibili allo stesso operatore) ed il comportamento ritenuto adeguato per evitarli o per ridurre le dimensioni del danno. Al termine dell'opuscolo è stata riportata una tabella, volutamente lasciata "bianca", da compilare anche sulla base delle informazioni contenute nelle schede, che nelle intenzioni degli Autori costituisce una sollecitazione ad essere attivi e partecipi, perché la sicurezza si costruisce se tutti si impegnano e danno il loro contributo.

Tale tabella è quindi rivolta:

  • ai lavoratori, compresi i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, che vogliono fornire suggerimenti per migliorare situazioni critiche;
  • ai datori di lavoro ai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione che intendano valorizzare i suggerimenti dei propri lavoratori per dare reale impulso all'attuazione dei provvedimenti migliorativi

Certo, è solo un "promemoria" che non intende minimamente sostituire quel "Programma degli interventi di miglioramento", previsto dalla norma, a valle dell'analisi di valutazione dei rischi aziendale. Ma per chi non l'avesse ancora redatto, si potrebbe partire anche da qui....

 

 

 

 

Nota: l'utilizzo di un linguaggio il più possibile semplice e immediato, mirato alle cose ritenute più importanti, o che, per esperienza diretta, si è visto che vengono trascurate o sottovalutate (non sempre per noncuranza, ma talvolta solo per mancanza di indicazioni semplici e comprensibili), si spera consenta di superare quel dislivello spesso prodotto dal linguaggio professionale dei Manuali tecnici. Questo non significa che le regole, anche quelle complesse e ricche di sfumature e dettagli tecnici non debbano essere rese note o conosciute. Più semplicemente, questo opuscolo ha lo scopo di segnalare le esigenze macroscopiche, di base, così da coinvolgere gli operatori, prospettando loro la possibilità di avviare il cambiamento di rotta su pochi ma raggiungibili e comprensibili aspetti. Parte delle informazioni, fotografie ed immagini sono state estratte dal CD MULTISICURAGRI: "SICUREZZA NEL LAVORO AGRICOLO ­ 2008".