SHOCK TERMICO
IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO
Descrizione: Malore dopo lavoro nei campi in condizioni climatiche critiche, con esito mortale.
ANALISI DELL’INFORTUNIO
a - Dinamica dell’infortunio
Il lavoratore (40 anni), dopo circa un’ora dalla fine del turno di lavoro iniziato alle 7, è stato rinvenuto da due passanti sul ciglio di una strada sterrata a lato della pista ciclabile che dal luogo di lavoro portava alla sua abitazione. L’infortunato aveva svolto per due giorni lavori di installazione di un impianto per reti, a protezione dalla grandine, mediante fissaggio di pali in ferro con funi e piastre metalliche. I sanitari sopraggiunti in soccorso a seguito di una chiamata di un passante, hanno rilevato una temperatura cutanea di 43 gradi. Il lavoro si svolgeva in campo aperto, con una temperatura di max dell’aria di 36,5° C ed umidità fino al 100%.
b – Danni causati
- Decesso per probabile colpo di calore.
c – Elementi che hanno causato il danno
Fattore Umano- Mancata adozione di DPI: sistemi di protezione del corpo e del capo.
- Sottovalutazione del rischio di insolazione: probabile insufficiente approvvigionamento idrico.
- Sottovalutazione del rischio di stress cardio-circolatorio: lavorazione prolungata con ridotte e poco frequenti pause.
- Fretta: esigenza di soddisfare le richieste di completamento del lavoro in tempi brevi.
Fattore Ambiente-Contesto
- Lavoro in quota senza alcun riparo naturale dal sole.
- Esigenza di concentrazione in relazione all’altezza di lavoro.
Fattore Macchina/Attrezzo
- Nessun rilievo particolare.
Fattore Organizzativo
- Sottovalutazione del rischio da lavoro continuato.
- Mancata effettuazione della visita di idoneità.


COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO:
COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE
- Pianificare le attività in modo corretto, effettuando le operazioni in orari idonei e con pause frequenti.
- Rendere disponibile acqua e sollecitare l’idratazione frequente.
- Richiedere l’adozione di idoneo vestiario, a tinte chiare e di copricapo protettivo dei raggi solari, al limite anche di occhiali.
- Suggerire un’alimentazione a base di frutta e verdura.
- Vigilare perché siano sempre adottate le misure precedentemente descritte, anche in caso di rispetto del Ramadan.
- Richiedere al lavoratore prestazioni operative compatibili con le effettive condizioni climatiche.
- In caso di mancanza di ripari naturali dal sole, prevedere l’installazione di un ombrellone da utilizzare nei momenti di pausa.
“CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO
Domanda | Si | No |
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L'operatore è stato sottoposto a visita i idoneità, per rilevare eventuali problemi fisici? | ||
Si è tenuto conto di eventuali segnalazioni del lavoratore in merito ad esperienze/fatti pertinenti, precedentemente accaduti? | ||
L’operatore è stato istruito in modo adeguato all’adozione di vestiario adeguato? | ||
L’operatore è stato istruito in modo adeguato sul rischio derivante dalla scarsa assunzione di liquidi? | ||
L'operatore è stato messo in condizioni di poter fruire di pause di durata e frequenza adeguata alle reali condizioni climatiche? | ||
Le operazioni sono state pianificate in modo da non richiedere condizioni di stress eccessivo (lavoro in quota su piattaforme stabili piuttosto che in condizioni di precarietà di equilibrio)? | ||
Si provvede a sollecitare esternazioni del lavoratore su eventuali difficoltà respiratorie, in particolare a fine turno di lavoro? |