INVESTITO DA AUTOCARRO

 

IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO

Descrizione: Incidente all’interno di un macello avicolo. Durante le operazioni di scarico/carico delle casse, l’autista dell’automezzo, effettuando una manovra in retromarcia, investiva un’addetta del macello, provocandole gravi lesioni.

 

ANALISI DELL’INFORTUNIO

a - Dinamica dell’infortunio

La lavoratrice (52 anni) era impegnata nel fare manutenzione ad alcune casse di polli, in un’area abbastanza stretta (larga pochi metri), posta tra due lunghi capannoni.
Nel frattempo si svolgevano le operazioni di scarico delle gabbie da un camion da trasporto, che nel contempo caricava quelle vuote. Giunto a metà dello scarico, l’autista ha deciso di voltare il mezzo per facilitare lo scarico dell’altra metà delle casse.
Così facendo, ha fatto manovra in retromarcia, e con un certa speditezza è andato ad infilarsi proprio nell’area tra i due capannoni, travolgendo la lavoratrice che, di spalle, non si era resa conto del pericolo e dell’investimento.

 

 

b – Danni causati

  • Decesso della donna.

 

 

c – Elementi che hanno causato il danno

Fattore Umano
  • Mancata attuazione delle procedure che prescrivono all’autista di effettuare ogni manovra lentamente e solo con la certezza di conoscere il posto in cui si fa manovra, avendo la certezza dell’assenza di persone e cose.
  • Eccesso di confidenza: l’operazione di retromarcia "veloce dell’autista è risultata “abituale”, e quindi consolidata nel tempo.
  • Sottovalutazione del rischio di investimento: l’investimento, anche in azienda, è una delle più frequenti cause di infortuni gravi, tenuto conto della promiscuità di persone (lavoratori, ma anche parenti, amici, …).
  • Sottovalutazione del rischio di danno grave: lo spazio percorso da un mezzo pesante è di fatto un’area pericolosa per chi la frequenta.
  • Fretta: manovre troppo frettolose si traducono in risparmio di tempo (spesso irrisorio), ma a scapito di un considerevole aumento del rischio collegato.
  • Distrazione: mancanza di concentrazione nel mantenere sempre vigile l’attenzione ai punti e luoghi di manovra.

 

Fattore Ambiente-Contesto
  • L’area in cui è accaduto il fatto era abbastanza stretta e nascosta. Per tale motivo, la donna lavorava tranquillamente, senza timori di interferenze di automezzi.

 

Fattore Macchina/Attrezzo
  • Utilizzo improprio della macchina, con modalità “non conformi” alle indicazioni del costruttore.

 

Fattore Organizzativo
  • Mancanza di richiami all’adozione sistematica delle corrette procedure aziendali.
  • Il percorso consentito al camion non era stato preventivamente indicato all’autista.
  • Mancanza assoluta di segnaletica.

 

 

 

 

 

 

 

 

COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO:
COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE

  • Rispettare e far rispettare il limite di velocità (passo d’uomo) anche all’esterno delle aree di lavoro.
  • Prestare particolare attenzione alla pianificazione dell’evento, segnalando all’autista le zone in cui è consentito e quelle su cui è vietato transitare con mezzi così voluminosi.
  • Inserire segnaletica: verticale (cartelli) ed orizzontale (a strisce gialle, ove possibile).
  • Eseguire le operazioni senza fretta, con manovre lente e prevedibili.
  • Vigilare sempre sulle modalità di esecuzione del lavoro.
  • Evitare di coinvolgere l’autista nelle operazioni routinarie di carico.
  • Utilizzare calzature idonee (stivali), con fondo in gomma per ridurre il rischio di scivolamento e per non trovarsi in condizione di svantaggio in caso di improvvisa esigenza.

 

“CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO

STAMPA

Domanda Si No
L'operatore è stato adeguatamente informato e formato sui rischi e sulle corrette operazioni da svolgere?
L’operatore è stato istruito in modo adeguato sulle Regole vigenti in azienda per quelle particolari fasi lavorative?
L'operatore è stato messo in grado di comprendere e gestire correttamente le situazioni di emergenza?
I percorsi consentiti ai camion rispondono alle caratteristiche minime di sicurezza? (segregazione tra macchine e persone, transitabilità adeguata, …)?
Sono garantiti all’operatore tempi di lavoro adeguati allo svolgimento della mansione (onde evitare il “salto” delle corrette procedure)?
Sono sempre trasmesse le informazioni necessarie alla corretta comprensione delle regole presenti nelle aree transitabili?
Sono normalmente utilizzati DPI adeguati (calzature e suola antiscivolo, guanti idonei, …)?