CADUTA DALLA PIANTA

 

IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO

Descrizione: Incidente all’interno del frutteto. Durante le operazioni di raccolta delle ciliegie, un ramo della pianta cedeva e faceva precipitare l’operatore a terra, provocandogli lesioni di rilevante entità.

 

ANALISI DELL’INFORTUNIO

a - Dinamica dell’infortunio

Il lavoratore (25 anni) era salito su un ciliegio con il proposito di effettuare la raccolta dei frutti.
L’accesso era avvenuto tramite scala portatile a tre piedi in alluminio, con terminazione superiore tagliata.
Le operazioni erano quasi al termine, e per accedere alla parte più alta della pianta, l’operatore si muoveva sui rami man mano più sottili, finché un ramo, su cui l’operatore si era appoggiato per proseguire la raccolta, non ha ceduto e l’operatore è ricaduto pesantemente al suolo, colpendo anche la terminazione della scala.

 

 

b – Danni causati

  • Politrauma, con fratture e lesioni alla colonna vertebrale (vertebre D12 e L1), provocate dalla caduta.

 

 

c – Elementi che hanno causato il danno

Fattore Umano
  • Sottovalutazione del rischio di caduta: una pianta non è un luogo stabile di lavoro e le attività svolte rispondono ai requisiti di un “lavoro in quota” con scarse sicurezze, per il quale sono fissate (e sono da conoscere) regole ben precise.
  • Sottovalutazione del rischio di danno grave: una eventuale caduta dall’alto comporta rischi elevati, anche in relazione alla presenza di attrezzature in alluminio/ferro.
  • Approssimazione: nessuna precauzione in merito all’effettuazione del lavoro “in solitario”.
  • Mancanza di comunicazione: nessuno è stato avvertito dell’allontanamento dell’operaio dalla sede aziendale.

 

Fattore Ambiente-Contesto
  • I rami possono essere umidi e scivolosi, per fenomeni atmosferici, formazione di muschio (esposizione a nord), essere secchi o avere subito lesioni per motivi di vario genere (malattie, sollecitazioni, gelate notturne, …)

 

Fattore Macchina/Attrezzo
  • Ininfluente.

 

Fattore Organizzativo
  • Mancata attuazione delle più elementari procedure, che prescrivono di studiare prima la pianta, di individuare preliminarmente i punti di cui fidarsi come appoggi (salvo verifica sul posto) e di scegliere la giusta scala da usare come accesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO:
COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE

  • Utilizzare sistemi di accesso alla pianta che garantiscano una adeguata e sicura accessibilità (es: scale a norma/con una buona manutenzione).
  • In caso di utilizzo di una scala, provvederne al fissaggio ed al controllo di tenuta prima dell’accesso alla parte alta della pianta.
  • Avvertire sempre qualcuno, almeno un collega, dell’intenzione di operare sulla pianta.
  • Scegliere, predisporre e posizionare sistemi anticaduta (imbracatura con corde) nel caso si decida di rischiare ad accedere alla parte alta della pianta, ove il rischio di trovare rami esili risulta maggiore.
  • Utilizzare DPI adeguati: scarpe con suola antiscivolo, guanti, sistemi anticaduta (ad es: imbracatura).
  • Camminare sulla pianta cercando due punti differenti di appoggio, che ripartiscano il peso dell’operatore.
  • Mantenere sempre un atteggiamento prudente e non effettuare mai le operazioni con la fretta o in condizioni fisiche debilitate: entrambe comportano un eccesso di esposizione al rischio.

 

 

“CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO

STAMPA

Domanda Si No
L'operatore è stato adeguatamente informato e formato sui rischi e sulle corrette operazioni da svolgere?
L’operatore è stato istruito in modo adeguato sulle attrezzature di accesso (idonee) che devono essere utilizzate?
L'operatore è stato messo in grado di gestire correttamente le situazioni di emergenza (dotazione e utilizzo di sistemi anticaduta)?
L’operatore appare in condizioni psico-fisiche idonee per effettuare un “lavoro in quota”?
Il sistema di accesso alla pianta è effettuato con sistemi adeguati e sicuri? (scala a norma, di idonea lunghezza e adeguatamente legata; cestello)?
E’ rimosso tutto ciò che (macchine, attrezzi, materiali,…) che, in caso di caduta, potrebbero comportare un aggravio del danno?
Sono garantiti all’operatore tempi di lavoro adeguati allo svolgimento della mansione (onde evitare il “salto” delle corrette procedure)?
Sono sempre adottati sistemi per ridurre la pressione sui rami (ripartizione del peso)?
Sono normalmente utilizzati gli altri DPI necessari (calzature con suola antiscivolo, guanti idonei, occhiali …)?