CADUTA SU FORTE PENDIO
IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO
Descrizione: Incidente da attività boschiva. Mentre effettuava la pulizia di un’area con attrezzo manuale, metteva un piede in una buca, perdendo l’equilibrio e rotolava verso valle, riportando gravi lesioni.
ANALISI DELL’INFORTUNIO
a - Dinamica dell’infortunio
Il lavoratore (32 anni) stava ripulendo il bosco manualmente, con un’accetta. In una zona di vegetazione molto intricata, ha messo il piede in una buca profonda e nascosta dal fogliame, perdendo l’equilibrio e rotolando verso valle. La caduta scomposta e l’urto contro alberi e rocce sporgenti ha provocato traumi alla schiena ed al capo.
b – Danni causati
- Lesioni profonde alle vertebre cervicali e dorsali, con totale perdita di funzionalità degli arti inferiori, provocati dalla rottura delle vertebre e dallo schiacciamento irreversibile delle terminazioni nervose.
c – Elementi che hanno causato il danno
Fattore Umano- Mancata attuazione delle buone prassi: occorre sempre procedere con prudenza, qualora la conformazione del terreno non sia nota e possa nascondere insidie.
- Eccesso di confidenza: l’operazione ti taglio del sottobosco è talmente quotidiana e “abitudinaria”, che se ne perde la coscienza del rischio.
- Sottovalutazione del rischio di incontrare discontinuità nel terreno (asperità, avvallamenti, terreno cedevole): l’evento è invece sempre possibile (si lavora in terreni le cui caratteristiche non sono sempre note).
- Sottovalutazione del rischio di danno grave: le cadute verso il basso, anche se non “in verticale”, ma con progressivo contatto col terreno accidentato, possono arrecare danni seri e irrimediabili.
- Fretta: il desiderio (o la necessità, a volte) di concludere il taglio di quell’area di bosco nei tempi previsti, può avere indotto nell’operatore un’accelerazione e il desiderio di ridurre i tempi di lavorazione, con riduzione dell’attenzione e delle cautele.
- Mancato utilizzo di DPI: l’operazione risultava effettuata in un pendio ripido senza alcuna protezione che potesse ridurre il danno derivante da una eventuale caduta. Le calzature ed il resto dei DPI risultavano invece adeguati.
Fattore Ambiente-Contesto
- L’area in cui è accaduto il fatto appariva idonea allo svolgimento di tale mansione. Tuttavia era decisamente impervia, e necessitava di particolare attenzione.
- Non ci sono invece stati problemi per raggiungere l’infortunato da parte dei soccorsi (l’operatore è precipitato proprio in fondo al pendio, ove era la strada di accesso).
Fattore Macchina/Attrezzo
- Ininfluente.
Fattore Organizzativo
- Mancanza di informazioni dettagliate sulla configurazioni del pendio.





COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO:
COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE
- Prestare particolare attenzione alla pianificazione dell’evento, studiando i luoghi ed i tempi di lavorazione, con attenzione ai percorsi, alle pendenze e agli avvallamenti, che possono indurre difficoltà di lavoro.
- In caso di lavori “in soltario” (fortemente sconsigliati nelle attività boschive), dotarsi sempre di un “Pacchetto di medicazione” e di un sistema di comunicazione efficiente (in relazione al grado di copertura ed alla distanza).
- Vigilare sempre sulle corrette modalità di esecuzione del lavoro da parte degli addetti.
- Evitare di operare in condizioni ambientali e climatiche avverse, soprattutto in relazione all’avvento dell’oscurità e di scarsa visibilità all’interno del bosco.
- Eseguire comunque le operazioni senza eccesso di fretta.
- Utilizzare DPI e calzature idonee, con fondo in gomma.
“CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO
Domanda | Si | No |
---|---|---|
L'operatore è stato adeguatamente informato e formato sui rischi e sulle corrette operazioni da svolgere? | ||
Esistono procedure che istruiscono in modo adeguato e fissano regole specifiche per quelle particolari fasi e condizioni lavorative? | ||
L'operatore è stato messo in grado di comprendere e gestire correttamente le possibili conseguenze derivanti da situazioni di emergenza (es: procedure)? | ||
Sono stati adeguatamente valutati i tempi di lavorazione (percorso A/R, tempi di taglio, ...) in funzione degli obiettivi (estensione dell’area minima da ripulire) fissando i limiti temporali entro i quali operare in sicurezza? | ||
Sono garantiti all’operatore tempi di lavoro adeguati allo svolgimento della mansione, anche rispetto alle differenti condizioni ambientali (onde evitare imprudenze e il “salto” delle corrette procedure)? | ||
Sono sempre trasmesse le informazioni necessarie alla corretta comprensione della fattibilità delle operazioni da condurre, nelle diverse condizioni meteorologiche? | ||
E’ valutata, caso per caso, l’esigenza di “ancorare” in modo adeguato l’operatore, così da tutelarlo in caso di scivolamento? | ||
Sono normalmente utilizzati DPI adeguati (calzature a suola antiscivolo, guanti idonei, …)? |