CADUTA DAL TETTO
IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO
Descrizione: Incidente all’esterno della stalla. Durante le operazioni di ispezione delle condizioni del tetto, una lastra di cemento-amianto cedeva e faceva precipitare l’operatore all’interno della stalla, provocandogli lesioni di grave entità.
ANALISI DELL’INFORTUNIO
a - Dinamica dell’infortunio
Il lavoratore (32 anni) era salito sul tetto della stalla con il proposito di controllare il motivo di alcune infiltrazioni d’acqua. Le operazioni erano ancora allo stadio iniziale e l’operatore, salito con una lunga scala portatile, stava cercando di raggiungere la parte del colmo dl tetto. Il suo cammino è stato bruscamente interrotto dalla rottura di una lastra di copertura in Eternit.
b – Danni causati
- Trauma cranico, con fratture e lesioni alla colonna vertebrale (vertebra C6), provocate dalla caduta.
c – Elementi che hanno causato il danno
Fattore Umano- Mancata attuazione delle più elementari procedure, che prescrivono la preliminare ispezione del tetto.
- Sottovalutazione del rischio di caduta: il tetto risponde alle esigenze di un “lavoro in quota”, per il quale sono fissate regole ben precise.
- Sottovalutazione del rischio di danno grave: una eventuale caduta dall’alto comporta rischi elevati.
- Approssimazione: nessuna precauzione in merito all’effettuazione del lavoro “in solitario”.
- Mancanza di comunicazione: nessuno è stato avvertito dell’operazione, né il lavoratore era stato autorizzato ad effettuarla.
Fattore Ambiente-Contesto
- Le lastre possono essere umide e scivolose, per fenomeni atmosferici, formazione di muschio (esposizione a nord), e avere subito lesioni per raggi UV e/o gelate notturne
Fattore Macchina/Attrezzo
- Ininfluente
Fattore Organizzativo
- Mancata attuazione delle più elementari procedure, che prescrivono quantomeno la preliminare ispezione del tetto.



COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO:
COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE
- Utilizzare sistemi di accesso al tetto che garantiscano una adeguata e sicura accessibilità (cestello).
- Chiedere il permesso di operare al D.L. ed avvertire almeno un collega dell’intenzione di operare sulla copertura.
- Scegliere, predisporre e posizionare sistemi anticaduta (linea-vita o barriere protettive).
- Utilizzare DPI adeguati: scarpe con suola antiscivolo, guanti, sistemi anticaduta (ad es: imbracatura).
- Camminare sulla copertura utilizzando due assi che ripartiscano il peso dell’operatore. Quantomeno, porre i piedi esclusivamente sui punti in cui sono presenti i travetti di sostegno.
- Mantenere sempre un atteggiamento prudente e non effettuare tali operazioni con la fretta, che porta a esporsi al rischio.
“CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO
Domanda | Si | No |
---|---|---|
L'operatore è stato adeguatamente informato e formato sui rischi e sulle corrette operazioni da svolgere? | ||
L’operatore è stato istruito in modo adeguato sulle attrezzature di accesso che devono essere utilizzate? | ||
L'operatore è stato messo in grado di gestire correttamente le situazioni di emergenza (dotazione e utilizzo di sistemi anticaduta)? | ||
Il sistema di accesso al tetto è effettuato con sistemi adeguati e sicuri? (scala adeguatamente fissata; cestello)? | ||
Sono garantiti all’operatore tempi di lavoro adeguati allo svolgimento della mansione (onde evitare il “salto” delle corrette procedure)? | ||
Sono sempre adottati sistemi per ridurre la pressione sulle parti deboli delle lastre (assi di legno)? | ||
Sono normalmente utilizzati gli altri DPI necessari (calzature con suola antiscivolo, guanti idonei, …)? |