METODOLOGIA E CONTENUTI
I riferimenti ai dettami normativi
L’opuscolo è rivolto in particolare ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e determinato, ai coadiuvanti, ai Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza, ai Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, ai datori di lavoro del settore agricolo di Aziende singole/Società, ivi compresi quegli imprenditori agricoli che non hanno obblighi formali né in merito alla frequenza di corsi sul tema della sicurezza sul lavoro, nè di redazione di documenti aziendali sui rischi lavorativi. L’opuscolo ha una particolare valenza anche in merito alla possibile codificazione ed alla qualificazione del supporto didattico ed informativo per i Corsi di INFORMAZIONE e di FORMAZIONE rivolti:
A) ai lavoratori, siano essi presenti in azienda con <51 giornate/anno (formazione che può essere erogata direttamente dal datore di lavoro), sia per coloro che lavorano per oltre 50 giornate/anno (formazione codificata), ed ai datori di lavoro non obbligati. Con riferimento all’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 (Rep. Atti n. 221/CSR; attuativo dell’art. 34, comma 2 del D. Lgs. 9 aprile 2008 sull’INFORMAZIONE/FORMAZIONE dei lavoratori), al punto “4. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DEI LAVORATORI E DEI SOGGETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 21, COMMA 1, DEL D. LGS. N. 81/08” si riporta che la “Formazione specifica” nei Corsi deve riguardare, oltre agli altri, anche i seguenti aspetti:, “Rischi infortuni” e “Incidenti e infortuni mancati”.
B) ai datori di lavoro che intendano acquisire il titolo di RSPP per la propria azienda (DL_RSPP). Infatti, con riferimento all’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 (Rep. Atti n. 223/CSR; attuativo dell’art. 34, commi 2 e 3 del D. Lgs. 9 aprile 2008), al punto 5 “ATTUAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO”, il “MODULO 2. GESTIONALE - Gestione ed organizzazione della sicurezza” riporta, tra i contenuti del Corso da espletare:
- “I criteri e gli strumenti per l'individuazione e la valutazione dei rischi” e…
- “…la considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi”.
Mentre appare evidente l’ausilio che l’Atlante è in grado di fornire sul punto “B2)” (supporto allo svolgimento del tema “Modalità di accadimento degli infortuni”, siano essi mancati che effettivamente verificatisi), per quanto riguarda la valorizzazione e la congruità delle risultanze del lavoro proposto con il punto “B1” occorre rifarsi ad altro riferimento normativo. Si può considerare infatti che il lavoro in oggetto potrà essere di aiuto a tutti coloro che devono sviluppare il proprio strumento di valutazione dei rischi aziendali (cosiddetto “D.V.R. Aziendale”) in quanto costituisce un utile e certo riferimento per quanto attiene la formulazione dei criteri secondo i quali giungere all’applicazione di quanto indicato al p.to 4.3 del Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012(relativo alla corretta applicazione delle “Procedure Standardizzate per l’effettuazione della valutazione dei rischi”). In esso viene testualmente riportato che: “.. In assenza di indicazioni legislative specifiche sulla modalità di valutazione, si utilizzeranno criteri basati sull’esperienza e conoscenza delle effettive condizioni lavorative dell’azienda e, ove disponibili, su strumenti di supporto, su dati desumibili da registro infortuni, profili di rischio, indici infortunistici, dinamiche infortunistiche, liste di controllo, norme tecniche, istruzioni di uso e manutenzione, ecc…”.
Aspetti metodologici
Il presente lavoro si è sviluppato in 5 fasi:
Ricerca ed analisi ragionata delle informazioni
La base di riferimento per l’individuazione delle tipologie degli infortuni prevalenti sono state il data-base dell’INAIL (fonte ufficiale) e le pubblicazioni periodiche con i “rapporti annuali” della stessa.
Da essi è stato possibile individuare le famiglie di infortuni di maggiore rilevo (ai quali è conseguito un evento infortunistico con conseguenze gravi: mortali o altamente invalidanti) nel settore agricolo (meccanizzazione, utilizzo attrezzi, condizioni operative..) ed assumere i riferimenti-chiave sulle caratteristiche principali degli infortuni. Essi hanno poi orientato i successivi approfondimenti.
Sono state esaminate pubblicazioni specifiche relative alla lettura comparata e complessiva degli infortuni, per chiavi interpretative, così da avere la certezza di offrire un quadro corretto ed adeguato alla situazione reale.
Sono quindi stati valutati ulteriori elementi di approfondimento e di conoscenza dettagliata delle modalità di accadimento degli infortuni specifici, sia presso siti Internet, sia di origine istituzionale che non-istituzionale:
- dell’INAIL (es: Infor.Mo, …)
- delle AUSL (es: SPISAL VR, …)
- delle Regioni (es: Osservatori Infortunistici Locali, ..)
- delle Associazioni Imprenditoriali (CIA, Confagricoltura, Coldiretti, ..)
- delle Organizzazioni Sindacali (FAI FLAI UILA)
- di carattere privato (es: ASQ, PUNTOSICURO, ACCA, …)
- di carattere giornalistico (articoli specifici, reportage specifici,..)
I dati e gli infortuni “significativi” individuati per la realizzazione dell’Atlante sono stati classificati in base alla gravità e alla modalità di accadimento e sono stati prescelti i casi più frequenti e i più critici, ricostruendo la causa ed il contesto che lo ha generato.
In particolare, sono state analizzate ed evidenziate con appropriata descrizione – e dove disponibile con illustrazione fotografica - le non-conformità che hanno (o potrebbero avere) contribuito all’accadimento dell’infortunio.
Parallelamente, è stata effettuata una ricerca sulle tecniche e sulle tecnologie all’avanguardia per la prevenzione degli infortuni, riguardanti non soltanto le soluzioni onerose (che comportano investimenti), ma anche gli aspetti procedurali ed organizzativi in grado di ridurre il rischio.
Realizzazione di una “scheda-tipo”
Si è quindi passati alla realizzazione del prototipo ottimale di una “scheda infortunio” (“scheda” per “infortunio-tipo”), in pratica una “griglia” per la sistematizzazione delle informazioni, che, oltre ad un titolo sintetico identificativo, è stata sviluppata con le seguenti sezioni:
Sez. A) IDENTIFICAZIONE DELL’INFORTUNIO (la dinamica dell’infortunio: ricostruzione dell’evento)
Sez. B) ANALISI DELL’INFORTUNIO (i danni che l’evento ha recato all’operatore, ad altri addetti/soggetti presenti, all’Azienda ed, eventualmente, alla Comunità, e le cause che lo hanno - presumibilmente o con certezza - generato), così articolata:
- Dinamica dell’infortunio
- Danni causati
- Elementi che hanno causato il danno, così suddivisi:
- Fattore Umano
- Fattore Ambiente-Contesto
- Fattore Macchina
- Fattore Organizzativo
Sez. C) COME EVITARE/RIDURRE IL DANNO: COMPORTAMENTO E REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE (i comportamenti o le condizioni che avrebbero contribuito - direttamente o indirettamente – ad evitare l’incidente o ridurne gli effetti negativi)
Sez. D) “SHORT CHECK-LIST” DI RIFERIMENTO PER IL CASO SPECIFICO le regole fondamentali da seguire in casi analoghi
Pare superfluo sottolineare che questo schema rappresenti la “griglia finale”, derivata da successive approssimazioni ed aggiustamenti, fin dai primi episodi analizzati. Infatti, man mano che si sono reperite le informazioni, è stato possibile ottimizzare, accorpare o dettagliare le diverse Sezioni ipotizzate, tenendo conto sia del significato metodologico delle Sezioni, che del grado di conoscenza reso possibile dalle ricerche condotte.
Sistematizzazione e razionalizzazione delle informazioni nelle schede infortunio
Una volta ottenuta e “collaudata” la griglia ideale di riferimento, si è proceduto al trasferimento delle informazioni reperite all’interno delle singole “schede-infortunio”.
Sulla base delle prevalenze statistiche e della conoscenza specifica dei settori trattati, sono stati selezionati un numero di casi ritenuto significativo, pari a 50 , poi riportati su scheda-infortunio. Il criterio di selezione è stato prioritariamente mirato alla corretta individuazione dei casi più ricorrenti e di maggiore rilievo, favorendo l'attenzione alle casistiche che comportano il maggior numero di infortuni gravi dei settori esaminati.
La sistematizzazione delle informazioni nelle schede-infortunio ha tenuto conto dell'individuazione di una terminologia idonea e della necessità di predisporre il prodotto anche in forma idonea alla pubblicazione su sito internet.
Pare necessario precisare che tutti i casi, pur basati su eventi realmente accaduti, per evitarne la specifica riconoscibilità, o poiché le fonti reperite non fornivano elementi sufficienti per una ricostruzione adeguata, sono talvolta stati “implementati” (dettagliati ed arricchiti) di condizioni al contorno proprie di altre situazioni, comunque conosciute dagli autori attraverso le testimonianze dirette degli imprenditori, che le hanno vissute come protagonisti o come testimoni.
Gli infortuni riflettono in buona parte il panorama della distribuzione degli eventi incidentali, che vede spesso protagoniste le macchine agricole, in quanto intrinsecamente pericolose, ed il trattore in particolare. Gli esiti sono stati rapportati talvolta a vicende parallele. Nulla muta la sostanza dell’evento, che, come tutti sanno, a volte è sufficiente un nonnulla per mutare le conseguenze da un infortunio di lieve entità (inabilità temporanea) ad uno di grave esito (inabilità permanente), e addirittura mortale.
Anche le età sono spesso solo rappresentative delle età degli infortunati che hanno messo a disposizione gli eventi e descritto le cause degli accadimenti loro accaduti.
Ciò non va inteso come una mistificazione della realtà, ma come un’occasione per mettere in luce aspetti e condizioni assai diffuse che, spesso perché si danno per “scontate”, non trovano uno spazio idoneo all’analisi di quei fenomeni che hanno portato ad infortuni di estrema gravità.
Di taluni casi (conoscenza personale degli avvenimenti; ricostruzione dei fatti avvenuta tramite testimonianze dirette) è stato possibile conoscere i fatti in maniera più approfondita e dettagliata. In tali situazioni, si è preferito restituire comunque al meglio la descrizione del fatto specifico, piuttosto che raggiungere un risultato pienamente omogeneo nel livello di informazioni fornite. In sintesi, si è “sacrificata” l'uniformità di restituzione delle informazioni a tutela e privilegio – ove fosse stato reso possibile - del pieno coinvolgimento del lettore. Ci si è comunque adoperati perché ad ogni “scheda-infortunio” fossero garantiti una quantità ed una qualità minima di elementi tale da raggiungere un livello idoneo di comprensione degli avvenimenti, sì da renderne comprensibili le motivazioni e, soprattutto, le azioni da intraprendere per ridurre il rischio collegato a tali attività.
Come già accennato, la parte terminale di ogni scheda-infortunio è costituita da una short check-list, ovvero da una sintesi critica delle informazioni precedenti in cui, con linguaggio semplice e di immediata comprensione, è stata riportata una lista mirata di elementi (comportamentali, gestionali, organizzativi, strutturali, ..) ritenuti determinanti al fine di eliminare, o quantomeno ridurre significativamente, il rischio che l’operatore incorra in analoga tipologia di infortunio. Tale “short check-list”, di carattere monotematico, ha quindi lo scopo di aiutare l’operatore, mettendo in evidenza eventuali non conformità (da sistemare) e i comportamenti corretti da tenere per evitare (o quantomeno ridurre la probabilità) che l’infortunio trattato possa ripetersi, attraverso l'adozione di regole immediatamente comprensibili e stimolando verifiche di semplice attuazione.
Implementazione di ulteriori elementi utili
Si è provveduto a ricercare una serie di informazioni utili a completare, contestualizzare e valorizzare ulteriormente i contenuti dell’Atlante, ed in particolare:
- Sono stati reperiti alcuni link di siti Internet consultabili (a titolo gratuito o a pagamento) che costituiscono fonti potenzialmente utili di aggiornamento e di analisi dell’evoluzione dello stato di fatto di infortuni che man mano si verificano, così da riscontrarne la prevalente tipologia.
- E' stato inserito un capitolo specifico contenente le indicazioni di come comportarsi:
- in caso di infortunio di un lavoratore subordinato
- in caso di infortunio di un lavoratore autonomo
- in caso di richiesta di malattia professionale
- delle sanzioni in cui si può incorrere nel caso di mancata ottemperanza alle regole del corretto comportamento in caso di infortunio.
Istituzione del Gruppo di Coordinamento e validazione dei contenuti
I lavori sono stati diretti da un Gruppo di Coordinamento (GdC), istituito al momento dell’attivazione del Progetto, e composto da rappresentanti di INAIL, EBARER e DINAMICA. Durante lo sviluppo del progetto e nei limiti delle specifiche approvate, tale Gruppo ha provveduto alla validazione del lavoro nelle diverse fasi ritenute significative, producendo raccomandazioni e suggerimenti per migliorare la qualità e la fruibilità del prodotto finale.
Fruibilità e diffusione dei risultati
Il prodotto finale on-line è al momento pubblicato sui siti di EBARER e
di DINAMICA, accessibili senza particolari problemi da tutti gli utenti.
Questo è il link alla
pagina sul sito:
http://www.dinamica-fp.com/images/dinamica/atlante_2016/default.html
Si prevede che il presente prodotto venga diffuso con la collaborazione delle Casse Extra – legem provinciali, tra: i RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione) delle imprese agricole, i RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza), i Medici competenti, i tecnici delle Organizzazioni professionali agricole dell’Emilia Romagna (CIA, Confagricoltura, Coldiretti), i dirigenti delle Organizzazioni Sindacali agricole dell’Emilia Romagna (FAI Cisl FLAI Cgil UILA Uil), affinché possano anche loro nelle varie occasioni di contatto diretto con gli operatori agricoli (lavoratori ed imprenditori), diffondere le informazioni contenute.
Per la sensibilizzazione dei giovani alla cultura della prevenzione e sicurezza, futuri lavoratori del settore agricolo, l’Atlante sarà presentato e diffuso alle varie istituzioni responsabili della formazione professionale agricola scolastica, come gli Istituti tecnici e professionali agricoli.
Tab. 0 – Schede-infortunio suddivisa per TEMA
Scheda N° | SPAZI COMUNI E LUOGHI DI LAVORO PARTICOLARI |
---|---|
Deposito dei prodotti fitosanitari | |
1 | caduta dalla scala |
Silos | |
2 | soffocati in silos |
3 | intrappolato in silos |
Fienile | |
4 | caduta di rotoballa |
Stalla | |
5 | caduta dal tetto |
Area macchine | |
6 | colpito da accessorio |
7 | schiacciato da albero abbattuto |
MACCHINE ED ATTREZZI | |
Trattrice agricola | |
8 | trattore su strada |
9 | trattore in pendenza |
10 | trattore su fondo scivoloso |
11 | trattore impennato |
12 | trattore in fase di scarico |
13 | trattore instabile |
14 | trattore nei filari |
15 | trattore lasciato in folle |
16 | trattore in scarpata |
17 | trattore in canale |
18 | trattore su frana |
19 | trattore in strapiombo |
Motoagricola forestale | |
20 | perde controllo stabilità |
Elevatore a forche | |
21 | schiacciato da elevatore |
22 | investito da carico |
23 | investito dal montante |
24 | caduta da sollevatore |
Muletto | |
25 | schiacciato da muletto |
26 | scivola da muletto |
Trasmissione cardanica | |
27 | trascinato da presa di forza |
28 | impigliato nella presa di forza |
Rotoimballatrice | |
29 | schiacciato in camera compressione |
30 | schiacciato da portellone |
Motocoltivatore | |
31 | investito da lancio oggetti |
32 | trascinato da parti rotanti |
33 | investito da parti rotanti |
Motosega portatile e spaccalegna | |
34 | colpito da catena taglio |
35 | perde controllo con spaccalegna |
Falciatrice | |
36 | investito da sassi |
Voltafieno | |
37 | investito da forca |
Carro raccolta frutta | |
38 | scivola sotto il carro |
39 | caduta dal carro raccolta |
Decespugliatore | |
40 | investito da lama |
Forbici pneumatiche-elettriche | |
41 | investito da schegge |
Escavatore | |
42 | schiacciato da massa di terra |
ORTOFRUTTA | |
Frutteti | |
43 | caduta dalla pianta |
44 | shock termico |
Potature | |
45 | caduta su forte pendio |
ALLEVAMENTI | |
Bovini | |
46 | contatto con bovino |
47 | aggredito da toro |
Avi-cunicoli | |
48 | investito da autocarro |
49 | incastrato al nastro trasportatore |
IMPIANTI DI TRASFORMAZIONE | |
Cantine | |
50 | scivola dalla scala |